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Sonno bifasico: cosa è e a cosa serve?

Il sonno bifasico è un modello di sonno noto anche come sonno bimodale, difasico o segmentato. “Sonno bifasico” fa riferimento all’abitudine di una persona di dormire in due momenti separati durante il giorno. Dormire durante la notte e poi fare un sonnellino pomeridiano, per esempio, è sonno bifasico.

La maggior parte delle persone pratica il sonno monofasico. Il modello di sonno monofasico include un solo periodo di sonno, solitamente durante la notte. Si pensa che l’abitudine di dormire una sola volta al giorno per circa 6-8 ore sia stata forgiata dal giorno lavorativo della moderna era industrializzata.

Il sonno monofasico è tipico di gran parte della popolazione. Tuttavia, il sonno bifasico e addirittura quello polifasico si manifestano naturalmente in alcune persone.

Sonno Bifasico vs Sonno Polifasico: qual è la differenza?

Il termine “segmentato” può anche riferirsi al sonno polifasico. Il sonno bifasico consiste in uno schema di sonno in due segmenti, mentre quello polifasico è un modello che contempla più di due periodi di sonno durante il giorno.

Alcune persone praticano per scelta il sonno bifasico o polifasico perché ritengono che le renda più produttive. Lascia più tempo ad alcune attività durante il giorno, ma mantiene gli stessi benefici del sonno monofasico notturno.

Le persone possono seguire volontariamente o meno schemi di sonno bifasici o polifasici. Tuttavia, in alcuni casi, il sonno polifasico è il risultato di un disturbo del sonno o di una disabilità.

La sindrome da ciclo sonno-veglia alterato è un esempio di sonno polifasico. Coloro che soffrono di questo disturbo tendono ad andare a dormire e svegliarsi ad intervalli irregolari. Solitamente hanno difficoltà a sentirsi ben riposati e svegli.

Alcuni esempi di sonno bifasico

Fare un sonnellino pomeridiano (o siesta) è uno degli schemi tradizionali di sonno bifasico, e in alcuni paesi (come Spagna e Grecia) è culturalmente diffuso. Una persona può seguire un modello di sonno bifasico in due modi:

  • Sonnellino breve: si dorme circa 6 ore a notte, con un sonnellino a metà giornata di circa 20 minuti.
  • Sonnellino lungo: si dorme circa 5 ore a notte, con un sonnellino di un’ora/un’ora e mezza durante la giornata.
Sonno bifasico funziona?

In molti articoli e forum online, alcune persone riferiscono che lo schema di sonno bifasico funziona davvero. Fare dei sonnellini e dividere le ore di sonno durante il giorno li aiuta a sentirsi più vigili e a fare più cose.

Cosa dice la scienza?

Se molte persone riferiscono esperienze personali positive con il sonno bifasico, la ricerca non è concorde nell’affermare se ci siano reali benefici (o danni) per la salute.

Da un lato, un articolo del 2016 riguardo il sonno segmentato mostra un generale favore intorno all’argomento. L’articolo afferma anche che l’avvento del moderno giorno lavorativo, insieme alla tecnologia dell’illuminazione artificiale, ha riunito molte culture intorno allo sviluppo del modello di sonno monofasico da 8 ore per notte.

Prima dell’era industriale, sostiene l’articolo, sia il sonno bifasico che quello polifasico erano tutt’altro che inconsueti. Ad ulteriore supporto di questa tesi, una ricerca del 2010 ha messo in discussione i benefici dei sonnellini e la loro valenza culturale.

Sonnellini di circa 5-15 minuti sono stati rivalutati come benefici e associati con un miglioramento delle funzioni cognitive, così come i sonnellini più lunghi di 30 minuti. Tuttavia, la ricerca ha rilevato che sono necessari ulteriori studi più approfonditi.

Di contro, altri studi (nel 2012 e nel 2014) hanno indicato che i sonnellini (in particolare nei bambini piccoli) potrebbero non essere l’ideale per la qualità del sonno e lo sviluppo cognitivo, specialmente se inficiano il riposo notturno.

Negli adulti, i sonnellini possono essere associati ad un più alto rischio di carenza o privazione del sonno.

Se si verifica una regolare privazione del sonno, aumentano le probabilità di:

  • obesità
  • malattie cardiovascolari
  • difficoltà cognitive
  • diabete di tipo 2

Conclusioni

Il modello di sonno bifasico è un’alternativa al classico modello di sonno monofasico. Molte persone riferiscono che il sonno segmentato per loro funziona davvero. La scienza, guardando anche ai modelli di sonno storici e ancestrali, indica che potrebbero esserci dei benefici.

Potrebbe aiutare ad essere più produttivi durante il giorno, senza compromettere il riposo. Per alcuni, potrebbe addirittura migliorare la lucidità, la veglia e le funzioni cognitive.

Tuttavia, la ricerca è ancora carente in ciò. Inoltre, negli studi finora condotti è stato osservato che il modello bifasico potrebbe non funzionare per persone diverse.

Se interessati, si può provare con l’approvazione del proprio medico. Se non si notano miglioramenti nel riposo e nelle lucidità, è meglio tornare al classico modello monofasico (che funziona per molte persone).

Cambiare modello di sonno senza un preciso scopo non è consigliabile, in quanto aumenta i rischi per la salute connessi alla mancanza di sonno o al sonno irregolare.

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